Quali sono i passaggi da fare per il riconoscimento dell’invalidità
Le persone con disabilità possono richiedere l’accertamento del proprio handicap, in modo da ottenere alcuni benefici: infatti se la percentuale di invalidità riconosciuta supera il 74% si può avere diritto a indennità, assegni o pensioni. È importante però richiedere il certificato di invalidità anche per poter accedere ad agevolazioni fiscali, permessi, assistenza sanitaria e collocamento obbligatorio al lavoro.
La richiesta di riconoscimento dell’invalidità – che può essere invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap o disabilità – va presentata all’INPS e i passaggi da fare non sono complessi. È sempre bene, però, farsi assistere da un patronato sindacale, un CAF o da una sezione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per avere indicazioni e supporto, soprattutto nella gestione dell’invio della richiesta, che deve avvenire per via telematica.
Per prima cosa bisogna rivolgersi al medico curante per ottenere il certificato introduttivo. Il medico compila il certificato online – con i dati anagrafici, il codice fiscale, le patologie e la diagnosi – e lo inoltra all’INPS.
A questo punto il medico consegna al paziente la copia originale del certificato – che dovrà essere presentata durante la visita – e la ricevuta dell’invio della documentazione.
Entro 90 giorni bisogna presentare per via telematica la domanda all’INPS: la procedura può essere seguita in autonomia inoltrando la domanda direttamente sul sito dell’INPS, oppure facendosi assistere da un patronato sindacale, dal CAF o da un’associazione di categoria dei disabili.
Una volta inoltrata la domanda, viene fissata la data della visita, eseguita da una Commissione medico-legale presso le Aziende Sanitarie Locali, integrate con un medico INPS. L’INPS invia il verbale definitivo della visita in due versioni: una contenente tutti i dati sensibili e una contenente solo il giudizio finale per gli usi amministrativi.
Se il certificato dà diritto a benefici economici, una volta ricevuta la documentazione definitiva dall’INPS è il momento di tornare al patronato o al CAF per gli ultimi adempimenti, in modo da completare le pratiche con l’invio dei dati socio-economici necessari per ottenere il pagamento dell’indennità, dell’assegno o della pensione dovuta.